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ECOBONUS 50%, l’omessa comunicazione ENEA non fa perdere la detrazione

  • Immagine del redattore: Daniele Micheloni
    Daniele Micheloni
  • 24 apr 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 7657 del 21 marzo 2024, di fatto boccia per la prima volta la linea dura dell’Agenzia delle Entrate.

La suprema corte ha stabilito che non esiste una disposizione normativa che faccia decadere le agevolazioni fiscali per interventi edilizi, specialmente di efficientamento energetico, in caso di mancata o tardiva comunicazione all'Enea.


Il caso riguardava un contribuente che aveva presentato ricorso contro una cartella di pagamento dell'Agenzia delle Entrate per l'anno 2017, dovuta alla tardività nella comunicazione dei dati all'Enea per la detrazione d'imposta sugli interventi energetici. Sebbene la legge richieda la trasmissione dei dati entro novanta giorni dalla conclusione dei lavori, i giudici hanno sottolineato l'assenza di sanzioni specifiche per la tardività. Nonostante l'Agenzia delle Entrate avesse richiamato precedenti sentenze della Suprema Corte di Cassazione, i giudici hanno ritenuto che né la legislazione primaria né quella secondaria prevedano la decadenza dell'agevolazione in caso di tardiva trasmissione dei dati. Pertanto, hanno accolto il ricorso del contribuente, poiché nessuna norma prevede sanzioni non specificate normativamente per la tardività nella comunicazione dei dati all'Enea.


La finalità della comunicazione ENEA è essenzialmente statistica e come evidenziato dalla Corte di Cassazione è finalizzata al monitoraggio e alla valutazione del risparmio energetico conseguibile per effetto dei lavori effettuati.

 

Daniele Micheloni

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